mercoledì 22 giugno 2011

MAPPA CONCETTUALE: ARMA

LE ARMI NELLA LETTERATURA: 
      -LUCREZIO, DE RERUM NATURA
      -SUN TZU, L'ARTE DELLA GUERRA
      -LUDOVICO ARIOSTO, L'ORLANDO FURIOSO
LE ARMI NELLA MITOLOGIA:
      -EXCALIBUR
      -LE ARMI DI PERSEO
PROTAGONISTI:
      -LEONARDO DA VINCI
LINEA DEL TEMPO
STORIA DELLE ARMI:
      -LE ARMI PRIMITIVE
                       -ARCO
      -LE ARMI DEGLI EGIZI
      -LE ARMI DELL'IMPERO ROMANO
      -LE ARMI DEI GLADIATORI
      -LE ARMI GRECHE
      -LE ARMI NEL MEDIOEVO
                       -ARMATURA
      -I CAVALIERI TEMPLARI
      -LA POLVERE DA SPARO
                       -CANNONE
      -LE ARMI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
                      -BOMBA ATOMICA
LE ARMI D'ASSEDIO:
      -ARIETE
      -CATAPULTA
      -TRABUCCO E TORRE D'ASSEDIO
LE ARMI NELL' ENCYCLOPEDIE
IL BREVETTO DEL TANK
DOCUMENTARIO

DOCUMENTARIO SULL'EVOLUZIONE DELLE ARMI NELLA STORIA

BREVE STORIA DELLE ARMI

STORIA ED EVOLUZIONE DELLE ARMI DA FUOCO
PARTE 1PARTE 2PARTE 3PARTE 4PARTE 5PARTE 6PARTE 7PARTE 8

LE ARMI DI DOMANI

martedì 21 giugno 2011

LA BOMBA ATOMICA: INVENZIONE E STORIA

La bomba atomica o bomba A è il nome comune della bomba a fissione nucleare incontrollata. È un ordigno esplosivo, appartenente al gruppo delle armi nucleari, la cui energia è prodotta dalla reazione a catena incontrollata di fissione nucleare, cioè la divisione, spontanea o indotta, del nucleo atomico di un elemento pesante in due o più frammenti. La reazione a catena avviene, appunto, in forma "incontrollata" (rapidissimamente divergente) in una massa di uranio 235 o di plutonio 239 altamente concentrati, nell'istante in cui la massa viene resa "super-critica" liberando così altissime quantità di energia in brevissimo tempo che danno dunque vita all'esplosione stessa e ai suoi devastanti effetti. Questa scoperta investì aspetti scientifici, tecnici, politici e militari, dalle prime discussioni accademiche sulla possibilità di liberare l’energia racchiusa nel nucleo atomico al Progetto Manhattan, con la realizzazione concreta di Fat Man e di Little Boy, come vennero battezzate le due prime bombe destinate a sferrare il colpo decisivo sul Giappone. 
Ci lavorò uno straordinario gruppo di scienziati, che raccoglieva – sotto la benedizione di Einstein – molti dei grandi nomi della fisica del nostro secolo: Szilard, Teller, Bohr, Oppenheimer, Fermi, von Neumann… Fondamentale fu il coinvolgimento dei militari: il generale Groves, che con Oppenheimer coordinò una vera e propria industria della ricerca, che impegnava milioni di dollari e migliaia di uomini su un unico rischioso obiettivo; il generale Eisenhower, capo di stato maggiore dell’esercito americano, contrario all’uso della bomba; o, infine, il colonnello Tibbets, che avrebbe comandato gli aerei diretti a Hiroshima. Infine va sottolineato il ruolo e la valutazione dei politici, primo tra tutti il presidente Roosevelt, che diedero il via al Progetto Manhattan e decisero di utilizzare la bomba.

LE ARMI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La guerra che insanguinò il mondo per quattro lunghi anni (1915-18), rappresentò, fin dalle prime battute, la svolta per quello che, fino al 1914, era considerato il tradizionale modo di combattere, tramutandosi, ben presto, nel primo conflitto dell’era contemporanea.
Le sgargianti divise ottocentesche lasciarono il posto a tute mimetiche, i pittoreschi cappelli utilizzati fino ad allora, furono sostituiti da elmetti d’acciaio, sempre più necessari per ripararsi dal fuoco nemico.
L’impossibilità reciproca, per gli opposti schieramenti, di fronteggiare tali, devastanti, nuovi armamenti, stabilizzò il fronte, determinando l’origine della tremenda e terrificante guerra di posizione.
Per tutta la durata del conflitto i soldati dell’Intesa e degli Imperi centrali, si trovarono gli uni di fronte agli altri, seppelliti, tra atroci sofferenze, nelle trincee, immersi nel fango e devastati dal freddo, dall’umidità, dalle malattie e dal fuoco delle mitragliatrici.
Tra le opposte trincee, distanti poche decine di metri si estendeva, protetta da filo spinato, reticolati e campi minati, in una sorta di inferno dantesco, la terra di nessuno, i cui assurdi assalti frontali, furono la causa che diede origine alle spaventose carneficine di cui si macchiò il conflitto; la conquista di pochi metri di terreno veniva, dunque, pagata con paurose perdite e con bagni di sangue assolutamente folli. 
cannone.jpg (13898 byte)Il 22 aprile 1915, i tedeschi, a Ypres, fecero per la prima volta uso di gas asfissianti al cloro.
Il primo rimedio agli attacchi chimici fu costituito da fazzoletti bagnati con acqua e urina, mentre, successivamente, sarebbero state sperimentate le prime maschere anti-gas. 
Fu però la battaglia delle Somme ad introdurre il più grosso elemento innovativo, nelle tattiche di strategia militare: il 15 settembre 1916, gli inglesi lanciarono l’attacco alle linee tedesche, accompagnati da carri armati, modello Mark I.
La "grande guerra" fece 10 milioni di morti: doveva essere un conflitto breve e di facile soluzione; si tramutò in una folle ed inaudita mattanza, in un incubo dal quale l’Europa si svegliò, distrutta, solo nel 1918, al termine di quattro luttuosi anni che videro consumarsi il dramma di una guerra, resa drammatica dallo spietato progresso tecnologico in campo militare e combattuta in condizioni indescrivibili, identificabili nell’immagine delle trincea, simbolo di orrore e sofferenza.

mercoledì 15 giugno 2011

IL CANNONE: INVENZIONE E STORIA DELL'ARMA CHE RIVOLUZIONO' LA GUERRA

Il modello di CANNONE più antico, funzionante senza l'uso della polvere da sparo, venne progettato da Ctesibio d'Alessandria nel III secolo a.C. Come tutte le armi da fuoco, i cannoni sono discendenti della lancia da fuoco, un'arma composta da un tubo riempito di polvere da sparo che nell'antica Cina veniva utilizzato come lanciafiamme.
Cannone turco usato a Costantinopoli nel 1453
I cannoni fecero la loro comparsa nel mondo musulmano e da lì a poco in Europa, verso il 1300. La comparsa del cannone all'inizio dell'evo moderno rivoluzionò la tattica bellica in generale e quella di assedio in particolare. Le nuove armi aprivano facilmente grandi brecce nelle mura di città e castelli: le vecchie fortificazioni medioevali divennero di colpo vulnerabili. Fu trovata la soluzione al nuovo problema difensivo usando terrapieni in muratura: le nuove mura cioè sarebbero servite a contenere il terreno, che avrebbe assorbito l'urto dei proiettili d'artiglieria. Cambiò anche la forma: invece di cingere la città o il forte in modo da racchiudere il massimo spazio con la minima lunghezza, i nuovi terrapieni erano triangolari, e davano alle fortezze una forma a stella. Questo avrebbe offerto ai cannoni nemici una superficie obliqua, su cui i proiettili avrebbero rimbalzato, e permetteva ai difensori di colpire più agevolmente le truppe attaccanti che si avvicinavano alle mura.
La metallurgia europea dell'epoca, per quanto sviluppata, non consentiva la costruzione di fusti di grande resistenza, cosa che limitava precisione, potenza e soprattutto sicurezza dell'arma, e implicava ingombri e pesi che ne rendevano l'uso poco pratico, ma il grande vantaggio era dato dal fattore deterrente, il possesso di un arma del genere spaventava non poco i nemici.

sabato 11 giugno 2011

LEONARDO DA VINCI: INGEGNERE MILITARE

Per Leonardo da Vinci la guerra era «pazzia bestialissima». Ma, da uomo pratico qual era, sapeva benissimo che Ludovico il Moro, lo spietato signore di Milano, di quella pazzia era un appassionato. Così, nell'anno 1482, presentandosi al «Signore illustrissimo» della dinastia sforzesca, sa quali corde deve toccare. Nella lettera in dieci punti scritta a Ludovico, Leonardo, già famoso come artista e pittore, si offre infatti come ingegnere militare. E promette bombarde potentissime, ma anche «comodissime et facili da portare», propone di costruire «ponti leggerissimi e forti», suggerisce mirabolanti macchine da assedio e da battaglia: «Farò carri coperti, securi e inoffensibili, e quali entrando intra li inimica con le sue artiglierie, non è sì grande moltitudine di gente d'arme che non rompessimo.E dietro a questi potranno seguire fanterie assai, illese e senza alcun impedimento».
LE MACCHINE DA GUERRA
Bombarda multipla:
Si tratta di una speciale casamatta capace di sparare a ripetizione proiettili su più fronti. Dal disegno si possono ipotizzare varie destinazioni d’uso: navali e terrestri. Questo modello la rappresenta nella versione montabile su una torre.
Balestra Gigante:
Si tratta dello studio fantastico di un'enorme balestra destinata più a suscitare stupore che ad essere effettivamente costruita. Per caricarla Leonardo prevedeva l'utilizzo di un tenditore a vite.

Fonti: Link Invenzioni Leonardo

mercoledì 8 giugno 2011

L'INVENZIONE DELLA POLVERE DA SPARO

La polvere da sparo fu il primo e solo esplosivo chimico disponibile fino al XIX secolo, quando ne furono ideati i nuovi quali nitroglicerina e TNT. La polvere da sparo fu scoperta nel IX secolo da alchimisti cinesi. I cinesi impiegarono la polvere da sparo solo per i fuochi d'artificio. L'uso bellico della polvere da sparo è una tecnica militare comunemente associata allo sviluppo di armi da fuoco adatte all'uso sui campi di battaglia, anche se in realtà la scoperta e l'utilizzo della polvere nera in oriente è di diversi secoli precedente la diffusione di massa.Inizialmente utilizzata a fini ricreativi, la polvere da sparo venne usata diffusamente sin dal XII secolo, durante la Dinastia Song, per la costruzione di armi in forma di primitivi protorazzi o frecce incendiarie ed esplosive. Queste armi da fuoco, che inizialmente comprendevano frecce propulse a razzo, razzi con catene chiodate e pentole esplosive, ed in seguito arrivarono a comprendere veri e propri cannoni e pezzi di artiglieria, furono usate dai difensori cinesi durante le invasioni mongole, e contribuirono in modo determinante alla difesa dell'impero. In seguito, i mongoli acquisirono alcune rudimentali tecniche legate a queste armi, e le portarono con sé nella loro marcia verso l'Europa e il Medio Oriente durante il XIII secolo.
Questo primo contatto fu uno stimolo per lo sviluppo delle nuove armi da fuoco soprattutto in Europa, dove nel XV secolo l'uso della polvere da sparo cominciò a diventare significativo, gettando le basi per la fine della guerra di cavalleria. La vera rivoluzione tecnologica nelle armi si ebbe però attorno al 1250 quando gli alchimisti pervennero, con tutta verosimiglianza in Germania, a scoprire le giuste proporzioni con cui mescolare salnitro purificato, carbone polverizzato e zolfo, per ottenere la polvere da sparo o polvere nera.

domenica 5 giugno 2011

BREVETTO: IL CARRO ARMATO (TANK)

Il carro armato è un veicolo da combattimento terrestre, questa tipologia di mezzo militare venne utilizzato sul campo di battaglia per la prima volta nella Somme, durante l'imponente offensiva Alleata nel corso della prima guerra mondiale. Le caratteristiche principali di un carro armato (che lo distinguono dagli altri veicoli da combattimento) sono: trazione su cingoli, presenza di armamento offensivo atto a impegnare bersagli nemici, corazzatura sufficiente a resistere al fuoco di armi pesanti.

mercoledì 1 giugno 2011

LE ARMI NELL'ENCYCLOPEDIE

L'Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri (Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers nel titolo originale) è una vasta enciclopedia pubblicata nel XVIII secolo, in lingua francese, da un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Diderot e D'Alembert. Essa rappresenta un importante punto di arrivo di un lungo percorso teso a creare un compendio universale del sapere, nonché il primo prototipo di larga diffusione e successo delle moderne enciclopedie.
  
ARME, ARMURE, (Gram.) [Original Class: Grammaire] [Author: Diderot] {Machine Class: Art militaire} (Page 1:686)
* ARME, ARMURE (Gram.Arme se dit de tout ce qui sert au soldat dans le combat, soit pour attaquer, soit pour se défendre

  
Armes, (Art militaire.) [Original Class: Art militaire] [Author: unknown] {Machine Class: Art militaire} (Page 1:686)
Armes, s. m. (Art militaire.) se dit en général de tout ce qui peut servir à se garentir ou couvrir des attaques de l'ennemi & à le combattre. Nicod fait venir ce mot d'une phrase Latine, quòd operiant armos, parce qu'elles couvrent les épaules ou les flancs: mais il paroît qu'il vient plûtôt du Latin arma[...]
Les armes sont offensives ou défensives; les premieres servent à attaquer l'ennemi, les autres à se couvrir de ses coups.
  
"ARME" (Vedi il risultato nell'Encyclopedie)

venerdì 27 maggio 2011

L'ARMATURA: EVOLUZIONE NELLA STORIA

L'armatura (sostantivo femminile, dal latino armatura, derivato di armare, "armare") è l'equipaggiamento protettivo utilizzato per difendere il corpo del guerriero durante un combattimento militare. Generalmente le armi difensive che la compongono sono l'elmo, lo scudo, la corazza e gli schinieri. L'armatura è stata utilizzata durante tutta la storia a partire da pelli, cuoio ed osso, fino al passaggio al bronzo e poi all'acciaio durante il Medioevo.

Nella Grecia antica, l'oplita portava una corazza metallica a due piastre per la protezione del busto e gli schinieri  per proteggere le gambe. L'elmo, ornato di cimiero, copriva l'intera testa ed era equipaggiato di protezione nasale. Portava inoltre uno scudo in legno, rotondo e di grande taglia, con al centro una borchia di metallo per maggiore solidità. L'armatura era realizzata in bronzo.
La corazza a struttura rigida col tempo lasciò il posto alla lorica, che poteva essere a scaglie di metallo, a placche di metallo e in maglie di metallo. Gli scudi più diffusi furono il clipeus di foggia rotonda e lo scudo incurvato rettangolare. Completavano l'armatura gli schinieri e l'elmo, di varie fogge, che lasciava scoperto il viso.

martedì 24 maggio 2011

LE ARMI NEL MEDIOEVO

Nel medioevo molteplici furono gli usi delle armi, nell'assedio e nella difesa. Una delle armi innovative più usate era la balestraL'arco era un'altra tipica arma medievale molto diffusa in tutti i paesi europei. L'ariete veniva invece molto utilizzata come arma di distruzione. La vita dei cavalieri era fortemente legata e protetta da una corazza o armatura.
L'armatura ebbe il suo massimo sviluppo nel quindicesimo secolo, continuò a perfezionarsi fino alla fine del XVI secolo. L'arma più importante del cavaliere era senza dubbio la spada. Molte volte era un'eredità trasmessa di generazione in generazione, e in battaglia significava avere la vita nelle proprie mani.

lunedì 23 maggio 2011

LE ARMI GRECHE

L'esercito Greco
In eta' micenea gli eserciti avevano carattere aristocratico.Il ruolo decisivo era svolto dai nobili guerrieri equipaggiati con costose armature, che si recavano sul campo di battaglia sui carri e si scontravano in ordine sparso. Una rivoluzione in campo militare fu l'oplita, fante con armamento pesante, che combatte in formazione serrata, la falange, in cui ognuno e' difeso dalla scudo (oplon) del proprio vicino. Gli opliti erano affiancati dai peltasti, armati alla leggera, e dai cavalieri, impiegati soprattutto per compiti di esplorazione e inseguimento.
Gli Spartani
La cosa più importante della civiltà di Sparta era l'esercito. I gradi nell'esercito erano dati dall'anzianità e dalla famiglia di provenienza. 
L'oplita era il soldato della fanteria pesante della Grecia Antica. La sua armatura (panoplia) era costituita da un elmo, da una corazza pesante, da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro (xiphos), da una lancia (dory) ed infine da uno scudo bronzeo rotondo (aspis) fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo (antilabē).
Il mito spartano
IL FILM:
"300", Un film di Zack Snyder. Con Gerard Butler, Trailer
"Troy", Un film di W. Petersen. Con Brad Pitt, Trailer
IL LIBRO:
Armi ed armature greche, Snodgrass (Link libro)
Sparta: storie e protagonisti, Xenophon
Il soldato spartano: addestramento e tattiche di combattimento,Ylenia Giannelli, 2009/2010
IL DOCUMENTARIO:
Parte1, Parte2, Parte3, Parte4, Parte5

domenica 22 maggio 2011

LE ARMI DEI GLADIATORI

Il gladiatore
- Descrizione
"Il gladiatore era un particolare lottatore della Roma antica. Il nome deriva dal gladio, una piccola spada corta usata molto spesso nei combattimenti."

- Le armi dei gladiatori
- Le armi del Trace, Oplomaco, Mirmillone, Reziario, Secutor e le principali armi di offesa e difesa
    
- Il film "Il Gladiatore"di Ridley Scott con Russell Crowe
- Trailer del film
 
 
- Documentario sulla vera storia dei gladiatori
    Parte 1 , Parte 2 , Parte 3

sabato 21 maggio 2011

LE ARMI D'ASSEDIO: IL TRABUCCO E LA TORRE D'ASSEDIO

Il trabucco (o trabocco) è una macchina d'assedio di grandissime dimensioni. Si pensa che il trabucco sia stato inventato in Cina tra il V e il III secolo a.C.. E' costituito da un enorme braccio di legno posto in posizione molto elevata, su di una struttura di sostegno abbastanza grande e robusta da sostenere lo sforzo e la tensione a cui la macchina viene sottoposta durante il suo impiego.

Il braccio è montato su un perno orizzontale nel punto in cui incontra le struttura di sostegno, in maniera tale che un'estremità del braccio, la più sottile, sia più lunga, robusta e pesante dell'altra. A quest'ultima viene di solito appesa una cassa o un grande cesto, che dovrà essere riempito di macigni o di altro materiale abbastanza pesante da fungere da contrappeso. All'altra estremità del braccio è appeso un gancio a cui è fissata una specie di grossa fionda, all'interno della quale è posto il proiettile, di solito un grande masso. Durante la fase di ricarica, l'estremità più sottile dell'asta viene abbassata con l'ausilio di corde e ancorata ad un gancio collegato ad una leva di rilascio.

L'Elepoli o Torre d'assedio, era una macchina d'assedio militare usata nell'antichità consistente in una grossa torre di legno quadrata, la quale veniva accostata dagli assalitori alle mura della città assediata. Dalla sua sommità si lanciavano frecce, dardi incendiari e pietre sui difensori per cercare di allontanarli dalle mura. Calando, quindi, un ponte sui parapetti antistanti, gli assedianti tentavano di entrare nella città fortificata.

LE ARMI D'ASSEDIO: LA CATAPULTA

Una catapulta è una macchina da assedio che sfrutta un braccio per scagliare un proiettile a lunga distanza. Il nome deriva dal greco "kata pelta", ovvero "attraverso lo scudo". Con il tempo il termine è passato ad indicare una qualsiasi macchina che scaglia un oggetto, ma con catapulta generalmente ci si riferisce alla macchina da assedio medioevale, il cui nome specifico è onagro.
Le catapulte venivano solitamente assemblate sul luogo dell'assedio, in quanto il legno era solitamente disponibile sul posto.
Per far agire la macchina, si abbassava il braccio orizzontalmente, piazzando il proiettile nella cucchiara e poi lo si liberava per mezzo dello scatto. Il braccio ritornava con forza e scagliava il proiettile, che continuando il movimento ricevuto dall'impulso, abbandonava il braccio e descriveva una parabola.
   
Fonti: Link catapulta
link macchine d'assedio 

Così la catapulta cambiò la guerra

Fronte Margherita (25 aprile 2004), Corriere della Sera

LE ARMI D'ASSEDIO: L'ARIETE

L'ariete era una macchina ossidionale usata per demolire tratti di mura di una città fortificata. Questo era usato in forma rudimentale fin dai tempi preistorici, fu adoperato dagli assiri.
L’ariete viene adottato anche nel medioevo. Era usato come strumento d’urto per abbattere porte o creare brecce nelle mura durante gli assedi. La macchina era spinta a braccia e per la forza viva che acquistava e per la sua massa apriva la breccia. L'ariete mobile fu il risultato del perfezionamento di quello fisso. Costituito da un tetto e da delle ruote per il movimento dell'intera struttura. All'interno un sostegno permetteva il moto oscillatorio alla trave avente all'estremità una grossa scultura di testa d'ariete in legno oppure in bronzo.

Apollodoro di Damasco, Poliorcetica
(in relazione all'ariete pensilis (l'ariete) dice che nel caso si avesse avuto a disposizione solo una trave di modeste dimensioni) "questa sia appesa in modo tale che il baricentro non sia perfettamente al centro, ma che sia più lunga la parte che infligge il colpo [...] così avrà la forza e la potenza di un ariete lungo" (158,5)

venerdì 20 maggio 2011

LE ARMI DELL'IMPERO ROMANO

Il legionario usava come armi offensive una spada corta e larga, il gladius, e due tipi di arma da getto, il pilum (giavellotto) e l'hasta (asta). Il gladius(immagine) era l'arma in dotazione ai legionari dell'esercito romano, si trattava di una piccola spada a doppio taglio con la lama larga e molto appuntita, più utile nel combattimento ravvicinato imposto dal muro di scudi rispetto alla spada lunga.
Per proteggersi usava un elmo (galea) e uno scudo che poteva essere oblungo e di cuoio (scutum) oppure rotondo e di metallo (clipeus). 
L'Elmo romano subì numerose modifiche nella forma, nei materiali che lo componevano e nelle dimensioni. La sua funzione principale era quella di coprire il capo del fante, cavaliere romano dalle armi d'offesa del nemico; l'elmo romano imperiale(immagine) si distingueva per una cresta in crine di cavallo tinta di rosso posta nella sommitàAvevano inoltre schinieri e corazza in bronzo (ocreae, lorica ex aere). I velites avevano un armamento leggero; gli arcieri avevano un arco, mentre i frombolieri usavano fionde e proiettili di pietra (fundae, lapides missiles).
I Romani utilizzarono anche varie macchine da guerra. Tra queste c'erano: la balista, la catapulta, la carrobalista, la chierobalista, lo scorpio, la manubalista, l'onagro, il corvo, l'ariete, la torre mobile.

LE ARMI DEGLI EGIZI

L'armamento durante l'Antico ed il Medio Regno fu alquanto povero: contava solo mazze di pietra, archi, frecce e giavellotti a punta di selce o bronzo, pugnale e scure in bronzo e un grande scudo di pelle tesa dalla forma variabile (rettangolare, ovale o rotondo). Più tardi, durante il Nuovo Regno, il corredo militare fu arricchito con armi apprese dall'Oriente tramite gli hyksos: daga, lancia, casco di cuoio, corazza di lino pressato. la grande novità di quel periodo fu il carro da guerra a due ruote raggiate, arrivato con gli hyksos, ma che gli egizi trasformarono rendendolo più leggero e quindi più veloce, pur rimanendo molto stabile.
La cassa, solo sagomata, era formata da tondini di legno incurvati che si univano, al fondo e sui fianchi, con piani di sostegno in legno e vimini intrecciati. Le ruote, anch'esse leggerissime, erano di legno incurvato, forse fasciate di cuoio, a quattro o sei raggi, alte poco meno di un metro, con mozzo di bronzo. Una lunga stanga permetteva l'attacco di due cavalli legati solo al pettorale e al collo. Il carro era montato da un auriga e da un combattente con arco, lancia e scudo.
        

giovedì 19 maggio 2011

L'ARCO

L'arco è uno strumento da lancio costituito da un elemento flessibile le cui estremità sono collegate da una corda tesa che ha la funzione di imprimere il movimento del proiettile chiamato freccia. Nella storia, utilizzato come arma da caccia e da battaglia soprattutto nell'antichità, oggi viene utilizzato principalmente come attrezzo sportivo nella pratica del Tiro con l'arco. Immortalato nella storia e nella leggenda, l'arco lungo inglese è probabilmente il tipo più conosciuto. Dal Paleolitico in poi si possono individuare due filoni distinti nella progettazione degli archi, uno europeo e uno asiatico. Nessuno dei due può essere considerato intrinsecamente migliore dell'altro; ciascun progetto di arco rappresenta invece una possibile soluzione al problema di scagliare con precisione un dardo piccolo e leggero imprimendogli forza di penetrazione. Le più antiche testimonianze che si riferiscono all'origine dell'arco sono forse alcune punte di freccia di epoca paleolitica ritrovate in Francia.
Breve storia dell'arco
     
Fonte: Link blog arco, Link storia dell'arco, Link arco, Link storia evoluzione

mercoledì 18 maggio 2011

LE ARMI PRIMITIVE

La prima arma dell'uomo erano armi "già pronte", già preparate dalla natura come rami o pietre che bastava semplicemente raccogliere, infatti se si osservano gli scimpanzè si nota che molto spesso raccolgono dei rami utili per spaventare un avversario o animale feroce.
La prima arma costruita dall'uomo fu un bastone aguzzo; l'australopithecus capì che utilizzando una pietra per appuntire un bastone poteva ferire e quindi usarlo come arma.
Grazie alla scoperta del fuoco, l'uomo capì che bruciacchiando una lancia di legno verde, la sua punta si induriva e diventava quasi di pietra.
Scoprì che era meglio posizionare sulla sommità del bastone una sasso particolare: la selce era una pietra molto dura che se scheggiata diventava la perfetta punta di lance o frecce.
Grazie a queste nuove armi e a nuove tecniche l'uomo si trasformò da preda a cacciatore e iniziò a espandersi fuori dall'Africa.

martedì 17 maggio 2011

CLASSIFICAZIONE ARMI

Le armi si dividono in armi proprie ed armi improprie, cioè fra oggetti progettati e creati appositamente per essere usati come armi ed oggetti originariamente destinati invece a tutt'altra funzione, che in certi casi vengono usati come armi.
Inoltre si dividono in: armi bianche che provocano danni al bersaglio se impugnati e azionati dall'uomo con la sola forza fisica; armi da lancio che servono per lanciare, anche a distanze considerevoli, proiettili di vario tipo come pietre, frecce, o che vengono esse stesse lanciate; armi da fuoco che sfruttavano come forza propulsiva per il lancio di proietti proprio i gas generati dalla deflagrazione della polvere da sparo quando questa veniva incendiata.
    
Fonte: Wikipedia

lunedì 16 maggio 2011

LINEA DEL TEMPO: EVOLUZIONE DELLE ARMI

230000 ANNI FA
Primi attrezzi da taglio in pietra

45000 ANNI FA
Coltelli e scalpelli in pietra ed osso

10000 ANNI FA
Prime frecce ed archi

8000 A.C
Prime mura perimetrali di difesa a protezione degli agglomerati umani

1500 A.C
Prime fusioni di armi in ferro

900 A.C.
Prime macchine assire da assedio (arieti e carri)

...Continua a leggere
...la linea del tempo delle armi!

sabato 14 maggio 2011

I PROTAGONISTI DELLA STORIA DELLE ARMI

File:Leonardo self.jpg
Leonardo da Vinci
        Archimede (215 a.C. Siracusa(Italia))    
         Catapulta, specchi ustori, balista       

        Bertoldo Schwarz (1250 d.C. Germania)
         Polvere da sparo, invenzione della polvere pirica.

        Rinaldo di Villamagna (1326 d.C. Firenze (Italia))
         Bombarda.

        Leonardo da Vinci (1488 d.C. Italia)
         Invenzione della Balestra multipla.

        Camillo Vettelli (1540 d.C. Pistoia (Italia))
         Creatore del primo prototipo di pistola.

Marin Le Bourgeois (1610 d.C. Francia)
 Fucile a pietra focaia.
Alfred Nobel

D. Bushnell (1776 d.c. Stati Uniti)
 Sommergibile per usi militari.

Henry Shrapnel (1784 d.C. Inghilterra)
 Bomba deflagrante piena di sfere di piombo.

John Forsyth (1807 d.C. Inghilterra)
 Capsula fulminante per armi da fuoco.

Samuel Colt (1835 d.C. Stati Uniti)
Revolver, mina navale telecomandata. 

J. Wilbrand (1859 d.C. Germania)
Trinitrotolvene (TNT).
      
Richard J. Gatling (1862 d.C. Stati Uniti)
 Mitragliatrice.
    
J.R. Oppenheimer

      Alfred Nobel (1864 d.C. Svezia)
       Creatore della nitroglicerina e della dinamite.

      Wernher Von Braun (1942 d.C. Germania)
        Razzo bellico V2.

      Enrico fermi 
      J.R. Oppenheimer (1945 d.C. Stati Uniti)
       Bomba atomica 
       basata sul processo di fissione nucleare.


Fonte: Link Protagonisti