martedì 21 giugno 2011

LE ARMI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La guerra che insanguinò il mondo per quattro lunghi anni (1915-18), rappresentò, fin dalle prime battute, la svolta per quello che, fino al 1914, era considerato il tradizionale modo di combattere, tramutandosi, ben presto, nel primo conflitto dell’era contemporanea.
Le sgargianti divise ottocentesche lasciarono il posto a tute mimetiche, i pittoreschi cappelli utilizzati fino ad allora, furono sostituiti da elmetti d’acciaio, sempre più necessari per ripararsi dal fuoco nemico.
L’impossibilità reciproca, per gli opposti schieramenti, di fronteggiare tali, devastanti, nuovi armamenti, stabilizzò il fronte, determinando l’origine della tremenda e terrificante guerra di posizione.
Per tutta la durata del conflitto i soldati dell’Intesa e degli Imperi centrali, si trovarono gli uni di fronte agli altri, seppelliti, tra atroci sofferenze, nelle trincee, immersi nel fango e devastati dal freddo, dall’umidità, dalle malattie e dal fuoco delle mitragliatrici.
Tra le opposte trincee, distanti poche decine di metri si estendeva, protetta da filo spinato, reticolati e campi minati, in una sorta di inferno dantesco, la terra di nessuno, i cui assurdi assalti frontali, furono la causa che diede origine alle spaventose carneficine di cui si macchiò il conflitto; la conquista di pochi metri di terreno veniva, dunque, pagata con paurose perdite e con bagni di sangue assolutamente folli. 
cannone.jpg (13898 byte)Il 22 aprile 1915, i tedeschi, a Ypres, fecero per la prima volta uso di gas asfissianti al cloro.
Il primo rimedio agli attacchi chimici fu costituito da fazzoletti bagnati con acqua e urina, mentre, successivamente, sarebbero state sperimentate le prime maschere anti-gas. 
Fu però la battaglia delle Somme ad introdurre il più grosso elemento innovativo, nelle tattiche di strategia militare: il 15 settembre 1916, gli inglesi lanciarono l’attacco alle linee tedesche, accompagnati da carri armati, modello Mark I.
La "grande guerra" fece 10 milioni di morti: doveva essere un conflitto breve e di facile soluzione; si tramutò in una folle ed inaudita mattanza, in un incubo dal quale l’Europa si svegliò, distrutta, solo nel 1918, al termine di quattro luttuosi anni che videro consumarsi il dramma di una guerra, resa drammatica dallo spietato progresso tecnologico in campo militare e combattuta in condizioni indescrivibili, identificabili nell’immagine delle trincea, simbolo di orrore e sofferenza.

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