La storia dei templari origini e evoluzione
lunedì 30 maggio 2011
venerdì 27 maggio 2011
L'ARMATURA: EVOLUZIONE NELLA STORIA
L'armatura (sostantivo femminile, dal latino armatura, derivato di armare, "armare") è l'equipaggiamento protettivo utilizzato per difendere il corpo del guerriero durante un combattimento militare. Generalmente le armi difensive che la compongono sono l'elmo, lo scudo, la corazza e gli schinieri. L'armatura è stata utilizzata durante tutta la storia a partire da pelli, cuoio ed osso, fino al passaggio al bronzo e poi all'acciaio durante il Medioevo.
Nella Grecia antica, l'oplita portava una corazza metallica a due piastre per la protezione del busto e gli schinieri per proteggere le gambe. L'elmo, ornato di cimiero, copriva l'intera testa ed era equipaggiato di protezione nasale. Portava inoltre uno scudo in legno, rotondo e di grande taglia, con al centro una borchia di metallo per maggiore solidità. L'armatura era realizzata in bronzo.
La corazza a struttura rigida col tempo lasciò il posto alla lorica, che poteva essere a scaglie di metallo, a placche di metallo e in maglie di metallo. Gli scudi più diffusi furono il clipeus di foggia rotonda e lo scudo incurvato rettangolare. Completavano l'armatura gli schinieri e l'elmo, di varie fogge, che lasciava scoperto il viso.
martedì 24 maggio 2011
LE ARMI NEL MEDIOEVO
Nel medioevo molteplici furono gli usi delle armi, nell'assedio e nella difesa. Una delle armi innovative più usate era la balestra. L'arco era un'altra tipica arma medievale molto diffusa in tutti i paesi europei. L'ariete veniva invece molto utilizzata come arma di distruzione. La vita dei cavalieri era fortemente legata e protetta da una corazza o armatura.
L'armatura ebbe il suo massimo sviluppo nel quindicesimo secolo, continuò a perfezionarsi fino alla fine del XVI secolo. L'arma più importante del cavaliere era senza dubbio la spada. Molte volte era un'eredità trasmessa di generazione in generazione, e in battaglia significava avere la vita nelle proprie mani.
L'armatura ebbe il suo massimo sviluppo nel quindicesimo secolo, continuò a perfezionarsi fino alla fine del XVI secolo. L'arma più importante del cavaliere era senza dubbio la spada. Molte volte era un'eredità trasmessa di generazione in generazione, e in battaglia significava avere la vita nelle proprie mani.
Fonti: Link armi , Link medioevo , la guerra nel medioevo
lunedì 23 maggio 2011
LE ARMI GRECHE
In eta' micenea gli eserciti avevano carattere aristocratico.Il ruolo decisivo era svolto dai nobili guerrieri equipaggiati con costose armature, che si recavano sul campo di battaglia sui carri e si scontravano in ordine sparso. Una rivoluzione in campo militare fu l'oplita, fante con armamento pesante, che combatte in formazione serrata, la falange, in cui ognuno e' difeso dalla scudo (oplon) del proprio vicino. Gli opliti erano affiancati dai peltasti, armati alla leggera, e dai cavalieri, impiegati soprattutto per compiti di esplorazione e inseguimento.
Gli Spartani
La cosa più importante della civiltà di Sparta era l'esercito. I gradi nell'esercito erano dati dall'anzianità e dalla famiglia di provenienza.
L'oplita era il soldato della fanteria pesante della Grecia Antica. La sua armatura (panoplia) era costituita da un elmo, da una corazza pesante, da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro (xiphos), da una lancia (dory) ed infine da uno scudo bronzeo rotondo (aspis) fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo (antilabē).
Il mito spartano
IL FILM:
Il mito spartano
IL FILM:
"Troy", Un film di W. Petersen. Con Brad Pitt, Trailer
IL LIBRO:
- Armi ed armature greche, Snodgrass (Link libro)
IL LIBRO:
- Armi ed armature greche, Snodgrass (Link libro)
- Sparta: storie e protagonisti, Xenophon
- Il soldato spartano: addestramento e tattiche di combattimento,Ylenia Giannelli, 2009/2010
domenica 22 maggio 2011
LE ARMI DEI GLADIATORI
Il gladiatore
- Descrizione
"Il gladiatore era un particolare lottatore della Roma antica. Il nome deriva dal gladio, una piccola spada corta usata molto spesso nei combattimenti."
- Le armi dei gladiatori
- Le armi del Trace, Oplomaco, Mirmillone, Reziario, Secutor e le principali armi di offesa e difesa
- Il film "Il Gladiatore"di Ridley Scott con Russell Crowe
- Trailer del film
- Documentario sulla vera storia dei gladiatori
Parte 1 , Parte 2 , Parte 3
- Descrizione
"Il gladiatore era un particolare lottatore della Roma antica. Il nome deriva dal gladio, una piccola spada corta usata molto spesso nei combattimenti."
- Le armi dei gladiatori
- Le armi del Trace, Oplomaco, Mirmillone, Reziario, Secutor e le principali armi di offesa e difesa
- Il film "Il Gladiatore"di Ridley Scott con Russell Crowe
- Trailer del film
- Documentario sulla vera storia dei gladiatori
Parte 1 , Parte 2 , Parte 3
sabato 21 maggio 2011
LE ARMI D'ASSEDIO: IL TRABUCCO E LA TORRE D'ASSEDIO
Il trabucco (o trabocco) è una macchina d'assedio di grandissime dimensioni. Si pensa che il trabucco sia stato inventato in Cina tra il V e il III secolo a.C.. E' costituito da un enorme braccio di legno posto in posizione molto elevata, su di una struttura di sostegno abbastanza grande e robusta da sostenere lo sforzo e la tensione a cui la macchina viene sottoposta durante il suo impiego.
Il braccio è montato su un perno orizzontale nel punto in cui incontra le struttura di sostegno, in maniera tale che un'estremità del braccio, la più sottile, sia più lunga, robusta e pesante dell'altra. A quest'ultima viene di solito appesa una cassa o un grande cesto, che dovrà essere riempito di macigni o di altro materiale abbastanza pesante da fungere da contrappeso. All'altra estremità del braccio è appeso un gancio a cui è fissata una specie di grossa fionda, all'interno della quale è posto il proiettile, di solito un grande masso. Durante la fase di ricarica, l'estremità più sottile dell'asta viene abbassata con l'ausilio di corde e ancorata ad un gancio collegato ad una leva di rilascio.
L'Elepoli o Torre d'assedio, era una macchina d'assedio militare usata nell'antichità consistente in una grossa torre di legno quadrata, la quale veniva accostata dagli assalitori alle mura della città assediata. Dalla sua sommità si lanciavano frecce, dardi incendiari e pietre sui difensori per cercare di allontanarli dalle mura. Calando, quindi, un ponte sui parapetti antistanti, gli assedianti tentavano di entrare nella città fortificata.
Fonte: Link trabucco , Link torre d'assedio
LE ARMI D'ASSEDIO: LA CATAPULTA
Una catapulta è una macchina da assedio che sfrutta un braccio per scagliare un proiettile a lunga distanza. Il nome deriva dal greco "kata pelta", ovvero "attraverso lo scudo". Con il tempo il termine è passato ad indicare una qualsiasi macchina che scaglia un oggetto, ma con catapulta generalmente ci si riferisce alla macchina da assedio medioevale, il cui nome specifico è onagro.
Le catapulte venivano solitamente assemblate sul luogo dell'assedio, in quanto il legno era solitamente disponibile sul posto.
Per far agire la macchina, si abbassava il braccio orizzontalmente, piazzando il proiettile nella cucchiara e poi lo si liberava per mezzo dello scatto. Il braccio ritornava con forza e scagliava il proiettile, che continuando il movimento ricevuto dall'impulso, abbandonava il braccio e descriveva una parabola.
Fonti: Link catapulta e
link macchine d'assedio
Le catapulte venivano solitamente assemblate sul luogo dell'assedio, in quanto il legno era solitamente disponibile sul posto.
Per far agire la macchina, si abbassava il braccio orizzontalmente, piazzando il proiettile nella cucchiara e poi lo si liberava per mezzo dello scatto. Il braccio ritornava con forza e scagliava il proiettile, che continuando il movimento ricevuto dall'impulso, abbandonava il braccio e descriveva una parabola.
Fonti: Link catapulta e
link macchine d'assedio
Così la catapulta cambiò la guerra
Fronte Margherita (25 aprile 2004), Corriere della Sera
LE ARMI D'ASSEDIO: L'ARIETE
L'ariete era una macchina ossidionale usata per demolire tratti di mura di una città fortificata. Questo era usato in forma rudimentale fin dai tempi preistorici, fu adoperato dagli assiri.
L’ariete viene adottato anche nel medioevo. Era usato come strumento d’urto per abbattere porte o creare brecce nelle mura durante gli assedi. La macchina era spinta a braccia e per la forza viva che acquistava e per la sua massa apriva la breccia. L'ariete mobile fu il risultato del perfezionamento di quello fisso. Costituito da un tetto e da delle ruote per il movimento dell'intera struttura. All'interno un sostegno permetteva il moto oscillatorio alla trave avente all'estremità una grossa scultura di testa d'ariete in legno oppure in bronzo.
Apollodoro di Damasco, Poliorcetica
(in relazione all'ariete pensilis (l'ariete) dice che nel caso si avesse avuto a disposizione solo una trave di modeste dimensioni) "questa sia appesa in modo tale che il baricentro non sia perfettamente al centro, ma che sia più lunga la parte che infligge il colpo [...] così avrà la forza e la potenza di un ariete lungo" (158,5)
venerdì 20 maggio 2011
LE ARMI DELL'IMPERO ROMANO
Il legionario usava come armi offensive una spada corta e larga, il gladius, e due tipi di arma da getto, il pilum (giavellotto) e l'hasta (asta). Il gladius(immagine) era l'arma in dotazione ai legionari dell'esercito romano, si trattava di una piccola spada a doppio taglio con la lama larga e molto appuntita, più utile nel combattimento ravvicinato imposto dal muro di scudi rispetto alla spada lunga.
Per proteggersi usava un elmo (galea) e uno scudo che poteva essere oblungo e di cuoio (scutum) oppure rotondo e di metallo (clipeus).
L'Elmo romano subì numerose modifiche nella forma, nei materiali che lo componevano e nelle dimensioni. La sua funzione principale era quella di coprire il capo del fante, cavaliere romano dalle armi d'offesa del nemico; l'elmo romano imperiale(immagine) si distingueva per una cresta in crine di cavallo tinta di rosso posta nella sommità. Avevano inoltre schinieri e corazza in bronzo (ocreae, lorica ex aere). I velites avevano un armamento leggero; gli arcieri avevano un arco, mentre i frombolieri usavano fionde e proiettili di pietra (fundae, lapides missiles).
I Romani utilizzarono anche varie macchine da guerra. Tra queste c'erano: la balista, la catapulta, la carrobalista, la chierobalista, lo scorpio, la manubalista, l'onagro, il corvo, l'ariete, la torre mobile.
Per proteggersi usava un elmo (galea) e uno scudo che poteva essere oblungo e di cuoio (scutum) oppure rotondo e di metallo (clipeus).
L'Elmo romano subì numerose modifiche nella forma, nei materiali che lo componevano e nelle dimensioni. La sua funzione principale era quella di coprire il capo del fante, cavaliere romano dalle armi d'offesa del nemico; l'elmo romano imperiale(immagine) si distingueva per una cresta in crine di cavallo tinta di rosso posta nella sommità. Avevano inoltre schinieri e corazza in bronzo (ocreae, lorica ex aere). I velites avevano un armamento leggero; gli arcieri avevano un arco, mentre i frombolieri usavano fionde e proiettili di pietra (fundae, lapides missiles).
I Romani utilizzarono anche varie macchine da guerra. Tra queste c'erano: la balista, la catapulta, la carrobalista, la chierobalista, lo scorpio, la manubalista, l'onagro, il corvo, l'ariete, la torre mobile.
LE ARMI DEGLI EGIZI
L'armamento durante l'Antico ed il Medio Regno fu alquanto povero: contava solo mazze di pietra, archi, frecce e giavellotti a punta di selce o bronzo, pugnale e scure in bronzo e un grande scudo di pelle tesa dalla forma variabile (rettangolare, ovale o rotondo). Più tardi, durante il Nuovo Regno, il corredo militare fu arricchito con armi apprese dall'Oriente tramite gli hyksos: daga, lancia, casco di cuoio, corazza di lino pressato. la grande novità di quel periodo fu il carro da guerra a due ruote raggiate, arrivato con gli hyksos, ma che gli egizi trasformarono rendendolo più leggero e quindi più veloce, pur rimanendo molto stabile.
La cassa, solo sagomata, era formata da tondini di legno incurvati che si univano, al fondo e sui fianchi, con piani di sostegno in legno e vimini intrecciati. Le ruote, anch'esse leggerissime, erano di legno incurvato, forse fasciate di cuoio, a quattro o sei raggi, alte poco meno di un metro, con mozzo di bronzo. Una lunga stanga permetteva l'attacco di due cavalli legati solo al pettorale e al collo. Il carro era montato da un auriga e da un combattente con arco, lancia e scudo.
La cassa, solo sagomata, era formata da tondini di legno incurvati che si univano, al fondo e sui fianchi, con piani di sostegno in legno e vimini intrecciati. Le ruote, anch'esse leggerissime, erano di legno incurvato, forse fasciate di cuoio, a quattro o sei raggi, alte poco meno di un metro, con mozzo di bronzo. Una lunga stanga permetteva l'attacco di due cavalli legati solo al pettorale e al collo. Il carro era montato da un auriga e da un combattente con arco, lancia e scudo.
Fonte: Link armi egizi
giovedì 19 maggio 2011
L'ARCO
L'arco è uno strumento da lancio costituito da un elemento flessibile le cui estremità sono collegate da una corda tesa che ha la funzione di imprimere il movimento del proiettile chiamato freccia. Nella storia, utilizzato come arma da caccia e da battaglia soprattutto nell'antichità, oggi viene utilizzato principalmente come attrezzo sportivo nella pratica del Tiro con l'arco. Immortalato nella storia e nella leggenda, l'arco lungo inglese è probabilmente il tipo più conosciuto. Dal Paleolitico in poi si possono individuare due filoni distinti nella progettazione degli archi, uno europeo e uno asiatico. Nessuno dei due può essere considerato intrinsecamente migliore dell'altro; ciascun progetto di arco rappresenta invece una possibile soluzione al problema di scagliare con precisione un dardo piccolo e leggero imprimendogli forza di penetrazione. Le più antiche testimonianze che si riferiscono all'origine dell'arco sono forse alcune punte di freccia di epoca paleolitica ritrovate in Francia.
Breve storia dell'arco
Fonte: Link blog arco, Link storia dell'arco, Link arco, Link storia evoluzione
Breve storia dell'arco
Fonte: Link blog arco, Link storia dell'arco, Link arco, Link storia evoluzione
mercoledì 18 maggio 2011
LE ARMI PRIMITIVE
La prima arma dell'uomo erano armi "già pronte", già preparate dalla natura come rami o pietre che bastava semplicemente raccogliere, infatti se si osservano gli scimpanzè si nota che molto spesso raccolgono dei rami utili per spaventare un avversario o animale feroce.
La prima arma costruita dall'uomo fu un bastone aguzzo; l'australopithecus capì che utilizzando una pietra per appuntire un bastone poteva ferire e quindi usarlo come arma.
Grazie alla scoperta del fuoco, l'uomo capì che bruciacchiando una lancia di legno verde, la sua punta si induriva e diventava quasi di pietra.
Scoprì che era meglio posizionare sulla sommità del bastone una sasso particolare: la selce era una pietra molto dura che se scheggiata diventava la perfetta punta di lance o frecce.
Grazie a queste nuove armi e a nuove tecniche l'uomo si trasformò da preda a cacciatore e iniziò a espandersi fuori dall'Africa.
martedì 17 maggio 2011
CLASSIFICAZIONE ARMI
Le armi si dividono in armi proprie ed armi improprie, cioè fra oggetti progettati e creati appositamente per essere usati come armi ed oggetti originariamente destinati invece a tutt'altra funzione, che in certi casi vengono usati come armi.
Inoltre si dividono in: armi bianche che provocano danni al bersaglio se impugnati e azionati dall'uomo con la sola forza fisica; armi da lancio che servono per lanciare, anche a distanze considerevoli, proiettili di vario tipo come pietre, frecce, o che vengono esse stesse lanciate; armi da fuoco che sfruttavano come forza propulsiva per il lancio di proietti proprio i gas generati dalla deflagrazione della polvere da sparo quando questa veniva incendiata.
Fonte: Wikipedia
lunedì 16 maggio 2011
LINEA DEL TEMPO: EVOLUZIONE DELLE ARMI
230000 ANNI FA
Primi attrezzi da taglio in pietra
45000 ANNI FA
Coltelli e scalpelli in pietra ed osso
10000 ANNI FA
Prime frecce ed archi
8000 A.C
Prime mura perimetrali di difesa a protezione degli agglomerati umani
1500 A.C
Prime fusioni di armi in ferro
900 A.C.
Prime macchine assire da assedio (arieti e carri)
...Continua a leggere
...la linea del tempo delle armi!
Primi attrezzi da taglio in pietra
45000 ANNI FA
Coltelli e scalpelli in pietra ed osso
10000 ANNI FA
Prime frecce ed archi
8000 A.C
Prime mura perimetrali di difesa a protezione degli agglomerati umani
1500 A.C
Prime fusioni di armi in ferro
900 A.C.
Prime macchine assire da assedio (arieti e carri)
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sabato 14 maggio 2011
I PROTAGONISTI DELLA STORIA DELLE ARMI
Leonardo da Vinci |
Catapulta, specchi ustori, balista
Bertoldo Schwarz (1250 d.C. Germania)
Polvere da sparo, invenzione della polvere pirica.
Rinaldo di Villamagna (1326 d.C. Firenze (Italia))
Bombarda.
Leonardo da Vinci (1488 d.C. Italia)
Invenzione della Balestra multipla.
Camillo Vettelli (1540 d.C. Pistoia (Italia))
Creatore del primo prototipo di pistola.
Marin Le Bourgeois (1610 d.C. Francia)
Fucile a pietra focaia.
Alfred Nobel |
D. Bushnell (1776 d.c. Stati Uniti)
Sommergibile per usi militari.
Henry Shrapnel (1784 d.C. Inghilterra)
Bomba deflagrante piena di sfere di piombo.
John Forsyth (1807 d.C. Inghilterra)
Capsula fulminante per armi da fuoco.
Capsula fulminante per armi da fuoco.
Samuel Colt (1835 d.C. Stati Uniti)
Revolver, mina navale telecomandata.
J. Wilbrand (1859 d.C. Germania)
Trinitrotolvene (TNT).
Richard J. Gatling (1862 d.C. Stati Uniti)
Mitragliatrice.
J.R. Oppenheimer |
Alfred Nobel (1864 d.C. Svezia)
Creatore della nitroglicerina e della dinamite.
Wernher Von Braun (1942 d.C. Germania)
Razzo bellico V2.
Razzo bellico V2.
Enrico fermi
J.R. Oppenheimer (1945 d.C. Stati Uniti)
Bomba atomica
venerdì 13 maggio 2011
LE ARMI NELLA MITOLOGIA (2)
Le Armi di Perseo
Perseo è un eroe argivo della mitologia greca, figlio di Zeus e di Danae.
Per le nozze tra il re Polidette e Ippodamia, Perseo promise come dono la testa della Gorgone Medusa. Atena, essendo nemica di Medusa e responsabile del suo aspetto, decise di aiutarlo. La dea consigliò a Perseo di non guardare in volto la Gorgone, ma la sua immagine riflessa, a tale scopo gli donò un lucentissimo scudo. Anche Ermete volle aiutare Perseo donandogli
una falce ben affilata, con la quale avrebbe potuto decapitare Medusa. Per sconfiggere la Gorgone servivano ancore tre cose: un paio di sandali alati, una sacca magica per contenere la testa, e l'elmo di Ade che gli sarebbe servito per rendersi invisibile. Servendosi dell'immagine riflesso nello scudo, il giovane guidato da Atena decapitò il mostro.
mercoledì 11 maggio 2011
LE ARMI NELLA MITOLOGIA
Excalibur
Excalibur è la più famosa delle mitologiche spade di re Artù.
La storia e la leggenda di re Artù sono intimamente legate alla magica e misteriosa spada Excalibur.
Come il mago merlino aveva annunciato, solamente l'uomo in grado di estrarre la spada dalla roccia sarebbe diventato re. Sebbene Excalibur sia identificata con la spada nella roccia, specie nelle versioni recenti del mito arturiano, in numerose opere sono due spade distinte. La magica Excalibur fu, quindi, la seconda spada di Artù, la prima si ruppe durante lo scontro con re Pellinor e solo in seguito ad Artù fu donata Excalibur. Secondo la leggenda era stata forgiata da Wieland, il fabbro degli dei, e donata ad Artù dalla Signora del Lago, Viviana, per intercessione di mago Merlino. Excalibur era indistruttibile e garantiva l'invulnerabilità assoluta al re, purché fosse riposta sempre in un fodero d'argento. Fu Morgana a far perdere il fodero. E quando questo accadde, re Artù fu ferito a morte e ordinò che la sua spada fosse gettata nel lago da cui proveniva.
Fonte: Wikipedia, Storia della vicenda, Leggenda
Excalibur è la più famosa delle mitologiche spade di re Artù.
La storia e la leggenda di re Artù sono intimamente legate alla magica e misteriosa spada Excalibur.
Come il mago merlino aveva annunciato, solamente l'uomo in grado di estrarre la spada dalla roccia sarebbe diventato re. Sebbene Excalibur sia identificata con la spada nella roccia, specie nelle versioni recenti del mito arturiano, in numerose opere sono due spade distinte. La magica Excalibur fu, quindi, la seconda spada di Artù, la prima si ruppe durante lo scontro con re Pellinor e solo in seguito ad Artù fu donata Excalibur. Secondo la leggenda era stata forgiata da Wieland, il fabbro degli dei, e donata ad Artù dalla Signora del Lago, Viviana, per intercessione di mago Merlino. Excalibur era indistruttibile e garantiva l'invulnerabilità assoluta al re, purché fosse riposta sempre in un fodero d'argento. Fu Morgana a far perdere il fodero. E quando questo accadde, re Artù fu ferito a morte e ordinò che la sua spada fosse gettata nel lago da cui proveniva.
Fonte: Wikipedia, Storia della vicenda, Leggenda
sabato 7 maggio 2011
LE ARMI NELLA LETTERATURA (3)
LUDOVICO ARIOSTO, L'Orlando Furioso
Canto 1,1
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
d'Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
d'Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.
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