Le catapulte venivano solitamente assemblate sul luogo dell'assedio, in quanto il legno era solitamente disponibile sul posto.
Per far agire la macchina, si abbassava il braccio orizzontalmente, piazzando il proiettile nella cucchiara e poi lo si liberava per mezzo dello scatto. Il braccio ritornava con forza e scagliava il proiettile, che continuando il movimento ricevuto dall'impulso, abbandonava il braccio e descriveva una parabola.
Fonti: Link catapulta e
link macchine d'assedio
Così la catapulta cambiò la guerra
Fronte Margherita (25 aprile 2004), Corriere della Sera
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