venerdì 27 maggio 2011

L'ARMATURA: EVOLUZIONE NELLA STORIA

L'armatura (sostantivo femminile, dal latino armatura, derivato di armare, "armare") è l'equipaggiamento protettivo utilizzato per difendere il corpo del guerriero durante un combattimento militare. Generalmente le armi difensive che la compongono sono l'elmo, lo scudo, la corazza e gli schinieri. L'armatura è stata utilizzata durante tutta la storia a partire da pelli, cuoio ed osso, fino al passaggio al bronzo e poi all'acciaio durante il Medioevo.

Nella Grecia antica, l'oplita portava una corazza metallica a due piastre per la protezione del busto e gli schinieri  per proteggere le gambe. L'elmo, ornato di cimiero, copriva l'intera testa ed era equipaggiato di protezione nasale. Portava inoltre uno scudo in legno, rotondo e di grande taglia, con al centro una borchia di metallo per maggiore solidità. L'armatura era realizzata in bronzo.
La corazza a struttura rigida col tempo lasciò il posto alla lorica, che poteva essere a scaglie di metallo, a placche di metallo e in maglie di metallo. Gli scudi più diffusi furono il clipeus di foggia rotonda e lo scudo incurvato rettangolare. Completavano l'armatura gli schinieri e l'elmo, di varie fogge, che lasciava scoperto il viso.

1 commento:

  1. Ottimo lavoro, ma mi sorge più di un dubbio:
    qual' è il peso di ogni tipologia di armatura?
    qual è a tuo tutt'altro che modesto parere l'armatura (tu tratti di armature da cavaliere, ma io preferirei che tu mi rispondessi riferendoti ad un' armatura da fante) che maggiormente garantisce il miglior rapporto leggerezza-difesa?
    E ancora, può quest' ultima armatura garantire un combattimento senza pause esagerate per riprendere fiato? In pratica, può riassumere le qualità di un'armatura samurai (leggerezza, agilità) e quelle di un'armatura da fante europea (protezione)?

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