mercoledì 22 giugno 2011

MAPPA CONCETTUALE: ARMA

LE ARMI NELLA LETTERATURA: 
      -LUCREZIO, DE RERUM NATURA
      -SUN TZU, L'ARTE DELLA GUERRA
      -LUDOVICO ARIOSTO, L'ORLANDO FURIOSO
LE ARMI NELLA MITOLOGIA:
      -EXCALIBUR
      -LE ARMI DI PERSEO
PROTAGONISTI:
      -LEONARDO DA VINCI
LINEA DEL TEMPO
STORIA DELLE ARMI:
      -LE ARMI PRIMITIVE
                       -ARCO
      -LE ARMI DEGLI EGIZI
      -LE ARMI DELL'IMPERO ROMANO
      -LE ARMI DEI GLADIATORI
      -LE ARMI GRECHE
      -LE ARMI NEL MEDIOEVO
                       -ARMATURA
      -I CAVALIERI TEMPLARI
      -LA POLVERE DA SPARO
                       -CANNONE
      -LE ARMI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
                      -BOMBA ATOMICA
LE ARMI D'ASSEDIO:
      -ARIETE
      -CATAPULTA
      -TRABUCCO E TORRE D'ASSEDIO
LE ARMI NELL' ENCYCLOPEDIE
IL BREVETTO DEL TANK
DOCUMENTARIO

DOCUMENTARIO SULL'EVOLUZIONE DELLE ARMI NELLA STORIA

BREVE STORIA DELLE ARMI

STORIA ED EVOLUZIONE DELLE ARMI DA FUOCO
PARTE 1PARTE 2PARTE 3PARTE 4PARTE 5PARTE 6PARTE 7PARTE 8

LE ARMI DI DOMANI

martedì 21 giugno 2011

LA BOMBA ATOMICA: INVENZIONE E STORIA

La bomba atomica o bomba A è il nome comune della bomba a fissione nucleare incontrollata. È un ordigno esplosivo, appartenente al gruppo delle armi nucleari, la cui energia è prodotta dalla reazione a catena incontrollata di fissione nucleare, cioè la divisione, spontanea o indotta, del nucleo atomico di un elemento pesante in due o più frammenti. La reazione a catena avviene, appunto, in forma "incontrollata" (rapidissimamente divergente) in una massa di uranio 235 o di plutonio 239 altamente concentrati, nell'istante in cui la massa viene resa "super-critica" liberando così altissime quantità di energia in brevissimo tempo che danno dunque vita all'esplosione stessa e ai suoi devastanti effetti. Questa scoperta investì aspetti scientifici, tecnici, politici e militari, dalle prime discussioni accademiche sulla possibilità di liberare l’energia racchiusa nel nucleo atomico al Progetto Manhattan, con la realizzazione concreta di Fat Man e di Little Boy, come vennero battezzate le due prime bombe destinate a sferrare il colpo decisivo sul Giappone. 
Ci lavorò uno straordinario gruppo di scienziati, che raccoglieva – sotto la benedizione di Einstein – molti dei grandi nomi della fisica del nostro secolo: Szilard, Teller, Bohr, Oppenheimer, Fermi, von Neumann… Fondamentale fu il coinvolgimento dei militari: il generale Groves, che con Oppenheimer coordinò una vera e propria industria della ricerca, che impegnava milioni di dollari e migliaia di uomini su un unico rischioso obiettivo; il generale Eisenhower, capo di stato maggiore dell’esercito americano, contrario all’uso della bomba; o, infine, il colonnello Tibbets, che avrebbe comandato gli aerei diretti a Hiroshima. Infine va sottolineato il ruolo e la valutazione dei politici, primo tra tutti il presidente Roosevelt, che diedero il via al Progetto Manhattan e decisero di utilizzare la bomba.

LE ARMI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La guerra che insanguinò il mondo per quattro lunghi anni (1915-18), rappresentò, fin dalle prime battute, la svolta per quello che, fino al 1914, era considerato il tradizionale modo di combattere, tramutandosi, ben presto, nel primo conflitto dell’era contemporanea.
Le sgargianti divise ottocentesche lasciarono il posto a tute mimetiche, i pittoreschi cappelli utilizzati fino ad allora, furono sostituiti da elmetti d’acciaio, sempre più necessari per ripararsi dal fuoco nemico.
L’impossibilità reciproca, per gli opposti schieramenti, di fronteggiare tali, devastanti, nuovi armamenti, stabilizzò il fronte, determinando l’origine della tremenda e terrificante guerra di posizione.
Per tutta la durata del conflitto i soldati dell’Intesa e degli Imperi centrali, si trovarono gli uni di fronte agli altri, seppelliti, tra atroci sofferenze, nelle trincee, immersi nel fango e devastati dal freddo, dall’umidità, dalle malattie e dal fuoco delle mitragliatrici.
Tra le opposte trincee, distanti poche decine di metri si estendeva, protetta da filo spinato, reticolati e campi minati, in una sorta di inferno dantesco, la terra di nessuno, i cui assurdi assalti frontali, furono la causa che diede origine alle spaventose carneficine di cui si macchiò il conflitto; la conquista di pochi metri di terreno veniva, dunque, pagata con paurose perdite e con bagni di sangue assolutamente folli. 
cannone.jpg (13898 byte)Il 22 aprile 1915, i tedeschi, a Ypres, fecero per la prima volta uso di gas asfissianti al cloro.
Il primo rimedio agli attacchi chimici fu costituito da fazzoletti bagnati con acqua e urina, mentre, successivamente, sarebbero state sperimentate le prime maschere anti-gas. 
Fu però la battaglia delle Somme ad introdurre il più grosso elemento innovativo, nelle tattiche di strategia militare: il 15 settembre 1916, gli inglesi lanciarono l’attacco alle linee tedesche, accompagnati da carri armati, modello Mark I.
La "grande guerra" fece 10 milioni di morti: doveva essere un conflitto breve e di facile soluzione; si tramutò in una folle ed inaudita mattanza, in un incubo dal quale l’Europa si svegliò, distrutta, solo nel 1918, al termine di quattro luttuosi anni che videro consumarsi il dramma di una guerra, resa drammatica dallo spietato progresso tecnologico in campo militare e combattuta in condizioni indescrivibili, identificabili nell’immagine delle trincea, simbolo di orrore e sofferenza.

mercoledì 15 giugno 2011

IL CANNONE: INVENZIONE E STORIA DELL'ARMA CHE RIVOLUZIONO' LA GUERRA

Il modello di CANNONE più antico, funzionante senza l'uso della polvere da sparo, venne progettato da Ctesibio d'Alessandria nel III secolo a.C. Come tutte le armi da fuoco, i cannoni sono discendenti della lancia da fuoco, un'arma composta da un tubo riempito di polvere da sparo che nell'antica Cina veniva utilizzato come lanciafiamme.
Cannone turco usato a Costantinopoli nel 1453
I cannoni fecero la loro comparsa nel mondo musulmano e da lì a poco in Europa, verso il 1300. La comparsa del cannone all'inizio dell'evo moderno rivoluzionò la tattica bellica in generale e quella di assedio in particolare. Le nuove armi aprivano facilmente grandi brecce nelle mura di città e castelli: le vecchie fortificazioni medioevali divennero di colpo vulnerabili. Fu trovata la soluzione al nuovo problema difensivo usando terrapieni in muratura: le nuove mura cioè sarebbero servite a contenere il terreno, che avrebbe assorbito l'urto dei proiettili d'artiglieria. Cambiò anche la forma: invece di cingere la città o il forte in modo da racchiudere il massimo spazio con la minima lunghezza, i nuovi terrapieni erano triangolari, e davano alle fortezze una forma a stella. Questo avrebbe offerto ai cannoni nemici una superficie obliqua, su cui i proiettili avrebbero rimbalzato, e permetteva ai difensori di colpire più agevolmente le truppe attaccanti che si avvicinavano alle mura.
La metallurgia europea dell'epoca, per quanto sviluppata, non consentiva la costruzione di fusti di grande resistenza, cosa che limitava precisione, potenza e soprattutto sicurezza dell'arma, e implicava ingombri e pesi che ne rendevano l'uso poco pratico, ma il grande vantaggio era dato dal fattore deterrente, il possesso di un arma del genere spaventava non poco i nemici.

sabato 11 giugno 2011

LEONARDO DA VINCI: INGEGNERE MILITARE

Per Leonardo da Vinci la guerra era «pazzia bestialissima». Ma, da uomo pratico qual era, sapeva benissimo che Ludovico il Moro, lo spietato signore di Milano, di quella pazzia era un appassionato. Così, nell'anno 1482, presentandosi al «Signore illustrissimo» della dinastia sforzesca, sa quali corde deve toccare. Nella lettera in dieci punti scritta a Ludovico, Leonardo, già famoso come artista e pittore, si offre infatti come ingegnere militare. E promette bombarde potentissime, ma anche «comodissime et facili da portare», propone di costruire «ponti leggerissimi e forti», suggerisce mirabolanti macchine da assedio e da battaglia: «Farò carri coperti, securi e inoffensibili, e quali entrando intra li inimica con le sue artiglierie, non è sì grande moltitudine di gente d'arme che non rompessimo.E dietro a questi potranno seguire fanterie assai, illese e senza alcun impedimento».
LE MACCHINE DA GUERRA
Bombarda multipla:
Si tratta di una speciale casamatta capace di sparare a ripetizione proiettili su più fronti. Dal disegno si possono ipotizzare varie destinazioni d’uso: navali e terrestri. Questo modello la rappresenta nella versione montabile su una torre.
Balestra Gigante:
Si tratta dello studio fantastico di un'enorme balestra destinata più a suscitare stupore che ad essere effettivamente costruita. Per caricarla Leonardo prevedeva l'utilizzo di un tenditore a vite.

Fonti: Link Invenzioni Leonardo

mercoledì 8 giugno 2011

L'INVENZIONE DELLA POLVERE DA SPARO

La polvere da sparo fu il primo e solo esplosivo chimico disponibile fino al XIX secolo, quando ne furono ideati i nuovi quali nitroglicerina e TNT. La polvere da sparo fu scoperta nel IX secolo da alchimisti cinesi. I cinesi impiegarono la polvere da sparo solo per i fuochi d'artificio. L'uso bellico della polvere da sparo è una tecnica militare comunemente associata allo sviluppo di armi da fuoco adatte all'uso sui campi di battaglia, anche se in realtà la scoperta e l'utilizzo della polvere nera in oriente è di diversi secoli precedente la diffusione di massa.Inizialmente utilizzata a fini ricreativi, la polvere da sparo venne usata diffusamente sin dal XII secolo, durante la Dinastia Song, per la costruzione di armi in forma di primitivi protorazzi o frecce incendiarie ed esplosive. Queste armi da fuoco, che inizialmente comprendevano frecce propulse a razzo, razzi con catene chiodate e pentole esplosive, ed in seguito arrivarono a comprendere veri e propri cannoni e pezzi di artiglieria, furono usate dai difensori cinesi durante le invasioni mongole, e contribuirono in modo determinante alla difesa dell'impero. In seguito, i mongoli acquisirono alcune rudimentali tecniche legate a queste armi, e le portarono con sé nella loro marcia verso l'Europa e il Medio Oriente durante il XIII secolo.
Questo primo contatto fu uno stimolo per lo sviluppo delle nuove armi da fuoco soprattutto in Europa, dove nel XV secolo l'uso della polvere da sparo cominciò a diventare significativo, gettando le basi per la fine della guerra di cavalleria. La vera rivoluzione tecnologica nelle armi si ebbe però attorno al 1250 quando gli alchimisti pervennero, con tutta verosimiglianza in Germania, a scoprire le giuste proporzioni con cui mescolare salnitro purificato, carbone polverizzato e zolfo, per ottenere la polvere da sparo o polvere nera.

domenica 5 giugno 2011

BREVETTO: IL CARRO ARMATO (TANK)

Il carro armato è un veicolo da combattimento terrestre, questa tipologia di mezzo militare venne utilizzato sul campo di battaglia per la prima volta nella Somme, durante l'imponente offensiva Alleata nel corso della prima guerra mondiale. Le caratteristiche principali di un carro armato (che lo distinguono dagli altri veicoli da combattimento) sono: trazione su cingoli, presenza di armamento offensivo atto a impegnare bersagli nemici, corazzatura sufficiente a resistere al fuoco di armi pesanti.

mercoledì 1 giugno 2011

LE ARMI NELL'ENCYCLOPEDIE

L'Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri (Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers nel titolo originale) è una vasta enciclopedia pubblicata nel XVIII secolo, in lingua francese, da un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Diderot e D'Alembert. Essa rappresenta un importante punto di arrivo di un lungo percorso teso a creare un compendio universale del sapere, nonché il primo prototipo di larga diffusione e successo delle moderne enciclopedie.
  
ARME, ARMURE, (Gram.) [Original Class: Grammaire] [Author: Diderot] {Machine Class: Art militaire} (Page 1:686)
* ARME, ARMURE (Gram.Arme se dit de tout ce qui sert au soldat dans le combat, soit pour attaquer, soit pour se défendre

  
Armes, (Art militaire.) [Original Class: Art militaire] [Author: unknown] {Machine Class: Art militaire} (Page 1:686)
Armes, s. m. (Art militaire.) se dit en général de tout ce qui peut servir à se garentir ou couvrir des attaques de l'ennemi & à le combattre. Nicod fait venir ce mot d'une phrase Latine, quòd operiant armos, parce qu'elles couvrent les épaules ou les flancs: mais il paroît qu'il vient plûtôt du Latin arma[...]
Les armes sont offensives ou défensives; les premieres servent à attaquer l'ennemi, les autres à se couvrir de ses coups.
  
"ARME" (Vedi il risultato nell'Encyclopedie)